La significativa e persistente contaminazione delle aree di balneazione è riconducibile a reflui fognari veicolati dai canali di scolo presenti negli arenili. A dirlo è la relazione definitiva redatta dall’Istituto superiore di sanità al termine delle indagini per la ricerca di rotavirus sul litorale di Lerici, che ha portato dallo scorso 2 settembre alla chiusura delle spiagge della Venere azzurra e di San Terenzo paese. Tra il 2 e il 21 settembre, spiega l’Iss, sono stati condotti quattro campionamenti. Il rotavirus ha una dose infettante molto bassa: possono infatti essere sufficienti 10-100 particelle virali per causare malattia in individui suscettibili. Il sindaco di Lerici ha chiesto un confronto con i tecnici dell’Iss e di Asl, con la Provincia, l’ente di governo degli impianti, perché ogni problema di sversamento all’interno dei canali sia eliminato.