di Fausto Giovanelli*
Cerreto Laghi (in Comune di Ventasso) compie 70 anni. Ancora si auto-definisce “stazione”, ma in realtà, in 70 anni, è diventato un paese. Paese o new-town che dir si voglia. “Erano terre di pastori e carbonai e stanno diventando luoghi di nuovi turismi della natura e delle stagioni”, questo incipit dell’autopresentazione del Parco Nazionale dell’Appennino di 20 anni fa è tutt’ora perfetto per Cerreto. Settanta anni, circa tre generazioni, attraverso due secoli. L’epocale cambiamento climatico già lo segna, ma non lo metterà in ginocchio, come sta accadendo ad altri neo-insediamenti generati dagli impianti di risalita. Cerreto Laghi ha, anzi è, una location straordinaria e invidiabile in sé. I monti che vedono il mare, i circoli glaciali diventati laghi, i boschi di faggi, abeti e funghi, i sentieri, i percorsi a piedi e in bicicletta, i ristoranti e le abitazioni private sono molto e sempre frequentati. Gli operatori turistici e immobiliari da tempo si strutturano e agiscono per un’accoglienza rivolta a tutti e a tutte le stagioni. Il cambiamento climatico è una sfida: potrà rendere Cerreto Laghi ancora più attrattiva. Anzi, lo ha già fatto. Lo sci – in modi e spazi fisici e temporali ben selezionati – potrà continuare. Nuovi turismi e nuovi modi di lavoro e residenza potranno crescere. È e torna di attualità lo studio/progetto del Politecnico di Milano denominato “Cerreto 2030”, che abbiamo inserito nell’action plan di MabAppennino. Non è da tutti avere 70 anni e, in un contesto che cambia fortemente, avere davanti una lunga e affascinante prospettiva. Dobbiamo parlarne… decisivi saranno “il sentiment” e i fattori culturali. Per questo e di questo si dovrà parlare coi giovani nati a Cerreto, con gli eredi delle famiglie e delle imprese locali, con chi a Cerreto arriva e arriverà da fuori. La lectio magistralis di Paolo Grigolli, nel convegno dedicato dell’8 dicembre, ci ha sollecitato a studiare, imparare, a fare esperienze. Daremo seguito a questo così denso compleanno.
*presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano