di Matteo Gianni

Il fine anno porta alcune scintille nella politica regionale e locale, non molto enfatizzate dalla stampa ma degne di nota. Intanto la candidatura di Jacopo Ferri alle europee per Forza Italia sancisce il pieno rientro del sindaco di Pontremoli nel partito. Si era arrivati alla autosospensione di Ferri che era vicepresidente regionale del partito, due anni fa, in aperta polemica col coordinatore regionale senatore Mallegni e le sue scelte, tra cui l’esautorazione di Rita Galeazzi di Aulla da coordinatrice provinciale. Ora è passata parecchia acqua sotto i ponti, è Mallegni a essere caduto un po’ in disgrazia, non rieletto in Senato e sostituito da Marco Stella al coordinamento regionale, si consola con una galleria d’arte a Dubai aperta assieme alla moglie nel 2019. Quindi toccherà a Jacopo Ferri cercare di seguire le orme del padre Enrico, ultimo e unico lunigianese a essere eletto eurodeputato per tre legislature, dal 1989 al 2004.

Altro elemento degno di nota è la spaccatura in Regione Toscana tra PD e Italia Viva, che sono assieme in maggioranza, per la candidatura senza primarie dell’assessore Sara Funaro, vicina all’attuale sindaco Nardella, a sindaco di Firenze nel 2024. Italia Viva ha candidato la ex assessora alla sanità Stefania Saccardi. Sembra una cosa distante dalla Lunigiana ma solo in apparenza. Infatti, la commissione bilancio regionale, presieduta dal massese Giacomo Bugliani, è alle prese col nodo sanità. La coperta è corta, mancano 200 milioni che il presidente Eugenio Giani chiede al Governo in base ad una legge del 2015 sul payback dispositivi sanitari dovuto dai produttori. Il Governo fa spallucce, i produttori dicono di non dovere nulla e ci sono in ballo ricorsi al Tar. Quindi Giani passa al contrattacco e minaccia un aumento dell’addizionale regionale IRPEF per i redditi sopra i 28000 euro, Italia Viva si è subito detta contraria e ci sarebbe (fonte: Il Tirreno) una lista di otto piccoli ospedali da ridimensionare, tra questi Fivizzano. Questi poli diventerebbero CAU cioè Centri di Assistenza e Urgenza, meno costosi di un pronto soccorso e ricordiamo che l’accreditamento del pronto soccorso di Fivizzano, con disponibilità di un anestesista h24, più volte promesso, non è mai arrivato. Insomma, Lunigiana cornuta e mazziata tra IRPEF e ospedali, sembrerebbe. Ma il sindaco di Fivizzano Giannetti rassicura di aver sentito direttamente la regione e che non ci saranno tagli ai servizi sanitari, lasciando un po’ nel vago cosa si intenda per servizi sanitari. Quindi movimenti importanti, vediamo cosa porterà con sé il 2024.