di Redazione RadioA

Aurora Tamigio vince la 72esima edizione del Premio Bancarella, il premio dei librai, con “Il cognome delle donne” (ed.Feltrinelli). Il libro d’esordio della scrittrice racconta un’epopea di famiglia ambientata in Sicilia attraverso tutto il corso del Novecento, al centro le vicende della capostipite Rosa. Tamigio, 36 anni, è nata a Palermo ma vive a Milano dove, dopo la laurea in storia dell’arte contemporanea, ha studiato sceneggiatura cinematografica e lavorato come autrice freelance per il cinema. Oggi è copywriter e scrive per aziende del mondo della tecnologia e del design. È caporedattrice del magazine di informazione cinematografica Silenzioinsala.com e scrive cortometraggi. Ricevendo il premio domenica sera in una Pontremoli affollata e festosa ha dedicato il premio alle donne cui il libro è dedicato. Il romanzo, ha detto, è dedicato “alla mia mamma, alle mie zie e alle mie nonne, perché mi hanno insegnato come si fa a essere femmine e anche come non si fa. Ho appreso da loro molto di quello che so”.

Antonello Capurso invece ha vinto il 61esimo Premio Bancarella Sport con “La piuma del ghetto”  (ed.Gallucci) con 194 voti di librai indipendenti e della giuria tecnica  composta da giornalisti sportivi e panathleti. Il libro ricostruisce la storia di Leone Efrati (1915-1945), pugile peso piuma romano che fu vittima dell’Olocausto morendo deportato come ebreo nei lager in Polonia. Al secondo posto “8000 metri di vita” di Simone Moro, (ed.Corbaccio), 127 voti; terzo posto “I tre’ di Sandro Modeo.